eJournals Italienisch 40/80

Italienisch
0171-4996
2941-0800
Narr Verlag Tübingen
2018
4080 Fesenmeier Föcking Krefeld Ott

Valutare le competenze in compiti autentici nella lezione d'italiano come lingua d'origine

2018
Nicola Brocca
105 N I C O L A B R O C C A Valutare le competenze in compiti autentici nella lezione d’italiano come lingua d’origine 1. Quadro teorico di riferimento e obiettivi Il passaggio dall’approccio per contenuti a quello per competenze ha rappresentato una svolta epocale nella moderna didattica. In Italia il concetto di competenza ha dominato il dibattito della scuola negli ultimi quindici anni e, nonostante crescenti attuazioni, continua ad essere un tema molto dibattuto (Castoldi 2013: 15). I detrattori dell’approccio per competenze sostengono che questo introduca nella scuola un sistema di valutazione aziendale e strumentale a scapito della valenza emancipatoria e formativa della scuola (Pellerey 1994, Frey et alii 2012: 2). I sostenitori invece ritengono che proprio grazie a tale approccio sia possibile riflettere e valutare in modo olistico e umanistico includendo competenze sociali, personali e intrapersonali e quindi promuovendo la cittadinanza attiva (Consiglio di Lisbona 2000, Rapporto Delors 1997, Consiglio d’Europa 2012). In questo articolo si mostrano e si valutano tre proposte di lavoro per misurare competenze su compiti autentici durante la lezione d’italiano. Dopo una breve parte teorica (1.) e la definizione del contesto di insegnamento (2.) mostrerò tre esempi di compiti autentici in ognuno dei quali è stata elaborata una strategia valutativa differente: una valutazione da parte dell’alunno - autovalutazione (3.), una valutazione dei pari (4.) e una valutazione da parte dell’insegnante (5.). L’approccio per competenze è stato usato sistematicamente per un semestre con un gruppo molto eterogeneo. La valutazione per competenze è stata poi esaminata dagli alunni (6.). 1.2 La competenza Si chiariscono qui i tre concetti competenza, compito autentico e valutazione autentica. In modo chiaro e sintetico Wiggins (2004: 209) definisce la competenza «non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa». Con tale definizione Wiggins oppone il sapere formale, astratto, sistematico, scolastico al sapere reale, concreto, intuitivo e pratico in accordo con l’approccio costruttivista. A questo proposito risulta ancora più completo Pellerey (2004: 12) che sottolinea l’importanza degli aspetti sociali: Italienisch_80.indb 105 01.03.19 12: 09 106 Valutare le competenze in compiti autentici nella lezione d’italiano Nicola Brocca «La competenza è la capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo». 1.3 Il compito autentico Il nuovo paradigma offerto dall’approccio per competenze trascina un cambiamento nella didattica portando alla ribalta il compito autentico: l’alunno non deve essere posto di fronte a problemi ed esercizi ad usum delfini dove deve dimostrare, sapere ed erudizione, ma venire sottoposto a sfide del mondo reale che necessitano di applicare ciò che si è appreso. 1.4 La valutazione autentica Per valutare tali compiti la docimologia ha elaborato rubriche valutative dove il compito è diviso per dimensioni, livelli, indicatori e criteri (Castoldi 2007: 7). In seguito a una preparazione intensiva da parte del docente le rubriche valutative permettono l’espressione di un giudizio esteso che non valuta solo il risultato finale, ma l’intero processo, le capacità di pensiero critico, la soluzione di problemi, la metacognizione, le dinamiche di gruppo. La sfida che la valutazione autentica si pone è quella di avvicinarsi il più possibile alla valutazione della vita extrascolastica (Benvenuto 2003: 92, Castoldi 2008) non escludendo i riferimenti a un giudizio sociale (Eraut 1994). Pertanto le rubriche valutative (come i tre esempi qui proposti) devono permettere una valutazione «trifocale» (Castoldi 2007): l’autovalutazione, la valutazione da parte dei pari e la valutazione oggettiva (da parte dell’insegnante). In questo modo le rubriche valutative promuovono l’intervento della classe alla valutazione, la cooperazione intersoggettiva e la partecipazione democratica. 2. Il contesto didattico 2.1 Descrizione del gruppo «lingua d’origine» Le rubriche proposte in questo articolo sono state progettate per lezioni di italiano come «lingua d’origine» (ted. herkunftssprachlicher Unterricht) in una scuola tedesca. Il gruppo pluriclasse preso in esame è composto da 21 alunni dai dieci ai quindici anni. Quindici di loro vivono in un bilinguismo asimmetrico: il tedesco è la lingua dominante parlata a scuola con i pari e con almeno uno dei genitori, mentre l’acquisizione dell’italiano, anche se iniziata assieme al tedesco in età precoce, non ha raggiunto una varietà Italienisch_80.indb 106 01.03.19 12: 09 107 Nicola Brocca Valutare le competenze in compiti autentici nella lezione d’italiano completamente sicura: si tratta di una varietà di italiano circoscritta a situazioni domestiche talvolta con elementi di italiano regionale e attrito linguistico insufficiente a far fronte ai bisogni dello studio (Favaro 2003). Al contrario gli altri sei alunni hanno vissuto personalmente l’emigrazione, essendo arrivati in Germania durante le scuole elementari, e presentano una competenza nativa dell’italiano e del tedesco. 3. Compito autentico 1: Scrivere una lettera. Autovalutazione 3.1 Competenza prevalente indagata L’alunn* è in grado di scrivere e spedire una lettera informale. 3.2 La fase di scrittura Dopo aver introdotto il lessico specialistico della Pasqua e aver chiesto di scegliere un amico o parente in Italia a cui scrivere, è stato chiesto agli studenti di scrivere una lettera per fare gli auguri. 3.3 Standard di successo Il lavoro è stato giudicato dall’apprendente stesso assieme a un compagno a sua scelta che, accertato il raggiungimento degli standard, poteva consegnare il francobollo. Lo standard è stato dato da una lista (tab. 1) consegnata dall’insegnante. Sì, fatto No, manca Data e luogo Indirizzo (a chi scrivi) Mittente (il tuo nome) Caro/ a XY Scrivi una frase di introduzione Scrivi: al mattino... ho giocato con..., sono andato a... a pranzo.... nel pomeriggio.... alla sera.... Almeno 10 frasi Scrivi una frase di conclusione Scrivi l’indirizzo del destinatario sulla busta in centro Incolla il francobollo in alto a destra Tab 1: Racconta a un tuo amico o parente in Italia come hai passato la Pasqua e spedisci la lettera Italienisch_80.indb 107 01.03.19 12: 09 108 Valutare le competenze in compiti autentici nella lezione d’italiano Nicola Brocca 3.4 Riflessione In questo caso la valutazione coincide con la misurazione degli indicatori del lavoro svolto. Si tratta di uno schema che indica, in una logica binaria, cosa l’alunn* ha fatto e cosa deve ancora fare, senza dare un’indicazione qualitativa. Questa tabella risulta uno strumento facile e immediato per l’alunn* per valutare in itinere la sua posizione nel percorso che lo porta a completare il progetto. 4. Compito autentico 2 Saper presentare oralmente un tema di proprio interesse. Valutazione intersoggettiva da parte dei pari. La consegna consiste nel presentare a turno alla classe all’inizio di ogni lezione una breve ricerca di circa tre minuti sull’origine del proprio nome e alcune informazioni su una persona omonima. Gli obiettivi proposti da questo compito non fanno propriamente parte di un compito autentico, ma sviluppano la capacità di ricerca autonoma e competenze comunicative in italiano secondo i livelli B1-B2 del QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue). 4.1 Competenza prevalente indagata L’alunn* è in grado di parlare liberamente per circa tre minuti su un tema che lo riguarda e che ha preparato in precedenza. 4.2 Standard di successo Il compito ha successo se l’apprendente riesce a descrivere i risultati della sua ricerca, collegando semplici espressioni, esperienze ed avvenimenti, e se prende parte alla fase di valutazione. Se l’alunn* ritarda la sua consegna, l’esposizione viene rinviata abbassando però il punteggio. 4.3 Valutazione Durante la presentazione i compagni completano la seguente scheda (tab. 2) di valutazione. Punti J JJ JJJ Pronuncia, volume della voce, grammatica Lessico adeguato Struttura (introduzione, parte centrale, conclusione) Tempo (circa 3 minuti) Conoscenza del tema Italienisch_80.indb 108 01.03.19 12: 09 109 Nicola Brocca Valutare le competenze in compiti autentici nella lezione d’italiano Uso di media (foto, poster, oggetti...) Extra: pause adeguate citazione delle fonti imparato a memoria Tab.2 Mini esposizione Nome del relatore/ della relatrice: Alla fine della relazione il relatore sceglie alcuni alunni che riferiranno quali sono gli elementi particolarmente riusciti e quali invece possono essere migliorati in base alla tabella completata in itinere. La valutazione collettiva è trasparente, rapida e permette di sviluppare le competenze di valutazione degli alunni. La proporzione tra commenti positivi e quelli negativi è bilanciata in modo da motivare gli alunni a parlare in pubblico in un ambiente non ostile, permettendo di abbassare il filtro affettivo (Dulay & Burt 1977, Krashen 1985), premessa per l’apprendimento linguistico. 4.4 Riflessione La valutazione dei pari, una volta assimilata dagli alunni, può essere eseguita in maniera autonoma con sempre meno controllo da parte dell’insegnante. In questo modo viene attivata tutta la classe e il feedback formulato in modo positivo ne rafforza i legami: gli alunni imparano che le valutazioni non devono essere formulate per punire o offendere, ma per aiutare a migliorare. L’insegnante, delegando la fase di valutazione, sviluppa negli alunni sia una competenza tecnica (quella di saper esporre) sia la competenza sociale (saper dare un giudizio obiettivo a un compagno, accettare i consigli e la collaborazione dei compagni). 5. Compito autentico 3 Scrivere e vendere una rivista. Valutazione dell’insegnante: livello oggettivo. Sei lezioni sono state dedicate ad un progetto: scrivere una rivista da vendere a genitori, insegnanti e compagni il giorno della festa di fine anno. Nel dare la consegna si è fatta attenzione a rafforzare la motivazione accogliendo e incanalando le idee degli apprendenti. Sono stati poi presentati un piano di lavoro e le scadenze. 5.1 Competenza prevalente indagata L’alunn* è in grado di scrivere un breve articolo su un tema deciso in gruppo cooperando con i compagni. Italienisch_80.indb 109 01.03.19 12: 09 110 Valutare le competenze in compiti autentici nella lezione d’italiano Nicola Brocca 5.2 Prerequisiti • Possedere alcune conoscenze relative alla realizzazione di un articolo di giornale. • Conoscere alcuni generi specialistici: l’intervista, il racconto, il reportage, il cruciverba, il commento, la parodia… • Saper usare il computer per programmi di videoscrittura, ricerca in internet. 5.3 Standard di successo Il compito ha successo se l’alunn* scrive, corregge, impagina l’articolo, produce e vende il giornale. Il lavoro sarà giudicato di successo se viene venduto. 5.4 Valutazione Si sono individuate quattro dimensioni importanti per il successo del compito (competenze tecniche, competenze sociali, competenze organizzative e argomentative). Da queste si sono creati sette indicatori. Per ogni indicatore si è formata una scala a cinque livelli (dal principiante al livello dell’esperto). Per valutare il lavoro si è usata la seguente rubrica valutativa (tab. 3) spiegata a piccoli gruppi agli studenti. Livello del principiante Livello principiante avanzato Livello della competenza Livello della competenza avanzata Livello dell’esperto 1. Competenza tecnica: sa scrivere correttamente in base alle caratteristiche del medium Manca di correttezza grammaticale, lessicale, sintattica e testuale. Scrive solo con aiuto esterno. Forme del parlato caratterizzano la struttura testuale. Lessico e ortografia sono in buona parte corretti. Fatica a dominare elementari strutture grammaticali e morfologiche. L’ortografia è corretta. La morfologia del nome è quasi sempre corretta. Domina semplici strutture grammaticali. L’ortografia e la morfologia sono corrette. È in grado di coordinare i periodi e di costruire subordinate. Elabora un titolo e sceglie delle foto. La sua scrittura è formalmente corretta. Domina alcuni strumenti retorici e stilistici (es. il registro linguistico). I testi sono piacevoli e interessanti. 2. Competenza tecnica: Capacità di usare mezzi informatici Utilizza in modo corretto gli strumenti informatici solo se guidato. Non riesce ad avviare un programma di videoscrittura né un browser. Utilizza gli strumenti informatici in modo corretto e basilare. Conosce la ricerca in internet e elementi di scrittura con Word. Utilizza gli strumenti informatici in modo corretto, rapido e sicuro (Internet e Videoscrittura) Ha bisogno di aiuto per gestione di file. Utilizza gli strumenti informatici in modo coerente con le sue esigenze. Sa risolvere autonomamente alcuni semplici problemi. Usa servizi on-line. Utilizza gli strumenti informatici in modo corretto e autonomo. Riesce a gestire archivi, padroneggia il design e lo stile di foto, logo e titoli. Italienisch_80.indb 110 01.03.19 12: 09 111 Nicola Brocca Valutare le competenze in compiti autentici nella lezione d’italiano 3. Competenza sociale: Capacità di collaborazione tra pari Non è in grado di concentrarsi nel lavoro provocando disturbi nel gruppo. Non sa scegliere un ruolo o un compito. Cerca di condurre il lavoro in modo autonomo. Collabora in parte con il gruppo. È in grado di aiutare il partner, assumendo responsabilità Sa dare e ricevere consigli, rispetta i turni di conversazione. Il suo ruolo all’interno del gruppo è chiaro. Sa coordinare diverse mansioni nel gruppo. 4. Competenza sociale: Capacità di valutare il lavoro altrui e di recepire le osservazioni sul proprio elaborato Percepisce le osservazioni sul proprio elaborato come una critica personale. Formula osservazioni sul lavoro altrui in maniera offensiva. A volte cerca il parere dell’insegnante e dei pari riguardo il proprio elaborato. A volte esprime un giudizio costruttivo sul lavoro altrui. Cerca il parere dell’insegnante e dei pari riguardo il proprio elaborato. Se opportuno esprime un giudizio costruttivo sul lavoro altrui. A volte accetta e ricerca le strategie di feedback proposte. A volte percepisce il momento del feedback come un rapporto costruttivo per il gruppo. Accetta e ricerca sistematicamente le strategie di feedback proposte. Percepisce il momento del feedback come un rapporto costruttivo per il gruppo. 5. Competenza organizzativa: sa vedere il suo lavoro nell›ambito di un prodotto collettivo Non sa scegliere un ruolo nel progetto (fotoreporter, correttore di bozze, intervistatore, redattori di giochi…) né proporre un tema Ha un’idea imprecisa dei passi necessari per il progetto. Occasionalmente coopera per la sua realizzazione e si offre per un compito Assume volontariamente un compito specifico tra una lista di suggerimenti e lo porta a termine. Assume spontaneamente la responsabilità di un compito e sa risolvere i problemi correlati. Capisce le tappe per la realizzazione del progetto. Assume e porta a termine i compiti personali e coordina il lavoro collettivo. 6. Competenza organizzativa: uso del tempo Non riesce a consegnare gli elaborati nei tempi stabiliti, né sa prevedere il tempo necessario per il compito. Riesce a volte con aiuto a consegnare gli elaborati nel tempo stabilito. Riesce a consegnare gli elaborati del compito nei tempi stabiliti nella maggior parte dei casi. Riesce sempre a consegnare gli elaborati del compito nei tempi stabiliti. Ha un’ottima gestione del tempo. È puntuale nelle consegne. Stabilisce personalmente «pietre miliari» 7. Competenza argomentativa: Capacità di presentare il prodotto in modo convincente Non prende parte alla vendita/ presentazione del giornalino Segue in modo timido strategie suggerite da altri. Si offre personalmente per presentare il giornalino di fronte a compagni e genitori. Si offre personalmente per presentare il giornalino di fronte a compagni e genitori. È capace di illustrare in breve i punti essenziali. Articola strategie di presentazione anticipando le domande del pubblico: legge dei brani, si identifica nel prodotto. Tab. 3 5.5 Riflessione Grazie al compito autentico gli alunni si concentrano nella costruzione di un prodotto che - se sarà di successo - darà dei frutti materiali oltre che la soddisfazione personale e il riconoscimento sociale. La valutazione per competenze influisce anche sulla programmazione didattica perché obbliga a spezzettare il progetto in molteplici fasi di apprendimento. La griglia di valutazione è stata ben accettata dagli alunni. La spiegazione del tipo di valutazione in piccoli gruppi si è trasformata in un Italienisch_80.indb 111 01.03.19 12: 09 112 Valutare le competenze in compiti autentici nella lezione d’italiano Nicola Brocca momento di formazione individuale in cui l’insegnante ha potuto concordare gli obiettivi individuali dell’alunno e riflettere sul percorso di apprendimento. 6. Conclusioni sull’approccio per competenze L’uso sistematico dell’approccio per competenze e dei compiti autentici è stato valutato dagli studenti attraverso colloqui individuali e di gruppo. L’approccio per competenze è stato percepito come un radicale cambio di paradigma non da tutti accettabile in modo incontestato. Mentre il rapporto tra competenze e voti è stato accettato positivamente come una convenzione trasparente tra alunni e docente, lo svolgimento dei compiti autentici ha mosso dei dubbi in qualche alunno riguardo alle poche conoscenze apprese. Alcuni alunni hanno dichiarato di preferire la lezione frontale per la spiegazione deduttiva ed esplicita della grammatica. Altri alunni invece hanno considerato l’approccio per competenze molto formativo sia per la forma sociale delle attività, sia perché costringe all’uso della lingua in contesto. Quel che sorprende è che gli alunni rispecchiano in modo semplice e intuitivo il conflitto che coinvolge i docenti, pedagogisti e altri addetti ai lavori. Una fazione difende il sapere scolastico, tradizionale, astratto, sistematico, individuale l’altra il sapere reale, innovativo, concreto, intuitivo e sociale. Gli uni si aspettano una didattica trasmissiva basata su principi comportamentisti, gli altri una didattica costruttivista. Di certo attraverso i compiti autentici non si è dato valore all’apprendimento esplicito della grammatica. Ma questo non è l’obiettivo del compito autentico visto che l’apprendimento del metalinguaggio per descrivere la grammatica è utile (solo) in contesti glottodidattici deduttivi e non rientra tra gli obiettivi principali della lezione di lingua d’origine. È invece interessante che le competenze sociali e organizzative non vengano viste da alcuni alunni come una componente formativa al pari dell’apprendimento di competenze tecniche. Da una parte è deludente vedere che la preferenza dell’apprendimento individuale rispetto a quello collettivo sia tipica degli studenti con profitto più alto. Si potrebbe pensare che gli alunni non vogliano condividere le loro competenze o che non siano nella condizione di trarre un beneficio dal lavoro con compagni di profitto più basso o peggio che siano ambiziosi individualisti. D’altra parte tale preferenza è forse da interpretare come un’esigenza da non sottovalutare. Infatti se il compito autentico deve abituare a compiti della vita reale, bisogna riconoscere che non tutte le professioni portano a condividere lunghe fasi di lavoro in gruppo, né attività di feedback reciproco; quindi un approccio per competenze dovrebbe comprendere anche attività individuali. Italienisch_80.indb 112 01.03.19 12: 09 113 Nicola Brocca Valutare le competenze in compiti autentici nella lezione d’italiano Uno dei pregi della valutazione per competenze è la possibilità di porre sullo stesso piano competenze tecniche e sociali e di riflettere con gli alunni sul loro ruolo all’interno della classe. Pertanto la rubrica valutativa si può usare come strumento di orientamento per sviluppare la consapevolezza dell’apprendimento dell’alunno. Un passo successivo della ricerca potrebbe verificare se alunni sottoposti a compiti autentici e a una relativa valutazione per competenze siano persone più consapevoli delle proprie risorse e siano portati più facilmente a risolvere compiti di cooperazione rispetto a un gruppo di controllo sottoposto a didattica frontale. Bibliografia Benvenuto, G., 2003: Mettere i voti a scuola. Roma: Carocci. Castoldi, M., 2013: Valutare le competenze. Percorsi e strumenti. Carocci: Roma. 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